Lezioni di castità dal vescovo di Pavia

Chiamato a parlare in una conferenza per gli studenti della scuola superiore IPSIA di Pavia, il monsignore si è dilungato sulla “tendenza omosessuale […] qualcosa di disordinato rispetto all’ordine della natura“.
Il vescovo Sanguinetti “Ho un amico che dice di essere omosessuale e ha cominciato a convivere con un uomo. Io gli detto: guarda, io questa scelta tua non la condivido, non sarà quella la strada che ti farà felice; tu sappi che ci sono anche degli omosessuali cristiani che cercano di dire: sono in questa condizione, non la voglio, cerco di non assecondare questo orientamento e di non dargli una stabilità sessuale; è una fatica ma ci sono degli omosessuali cristiani che fanno delle scelte che li rendono contenti”.
E poi aggiunge un monito alle famiglie che hanno scelto la procreazione assistita
“In una situazione artificiale, il bambino crescendo sarà comunque spezzato. I figli dell’eterologa, in America, sono su Facebook alla ricerca dei loro genitori”.
La risposta a tono di Arcigay Pavia non si è fatta attendere
Barbara Bassani, presidente di Arcigay Pavia “Coming-Aut”, ha reagito con fermezza alla visione conservatrice del vescovo.
“Come si può parlare davanti a cento adolescenti, senza aver cura del fatto che tra quei giovani ci possano essere persone LGBTI, ragazzi e ragazze che stanno vivendo anni cruciali, complessi, spesso dolorosi, per l’accettazione del proprio orientamento e l’amore per se stessi e per ciò che sono?[…] siamo pronti a incontrare gli studenti per spiegare loro che l’omosessualità non è contro natura, non è un disordine ma è un orientamento umano al pari degli altri, e non, come dice il vescovo, una tendenza da correggere”.

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