Gay picchiato, Arcigay: «Nessuna seria politica di contrasto all'omofobia»

«Il Sindaco di Bari promette e dimentica lo promesso sportello antidiscriminazione».

Un ragazzo di 17 anni è stato pestato a sangue in piazza perché omosessuale. È accaduto lo scorso 29 settembre a Casamassima. L'episodio offre l'occasione all'Arcigay di Bari di esprimere la propria preoccupazione sulla mancanza di norme e attività di contrasto a fenomeni di omofobia. Di seguito il comunicato dell'associazione.
Il Presidente del Comitato Provinciale Arcigay di Bari, Francesco Camasta, interviene sul pestaggio avvenuto a Casamassima del ragazzo omosessuale e comunica:

Quante altre violenza fisiche e psicologiche dovranno pesare sulla dignità delle persone gay e transessuali, prima che l'omotransfobia venga riconosciuta ufficialmente come vero e proprio atto di razzismo?

Quanto manca perché venga estesa l'efficacia della legge Mancino agli atti di violenza contro omo e transessuali?

Il mondo politico dovrebbe preoccuparsi di salvaguardare tutte e tutti i cittadini. Anche quelli omosessuali e transessuali.

L'italia invece è uno degli ultimi paesi nell'UE a non avere ancora nessuna legge contro l'omotranfobia.

Del pari il Sindaco Emiliano dovrebbe mantenere le promesse fatte lo scorso 18 Maggio (in occasione della Giornata Mondiale Contro l'Omotransfobia) e aprire uno sportello anti-discriminazione, organizzare corsi di educazione alle differenze ai dipendenti comunali e nella scuole.

Continueremo a offrire tutela giuridica e aiuto psicologico a tutte le vittime di omotransfobia che si rivolgeranno a noi, ma il rispetto non può basarsi solo sul volontariato, mentre politica e istituzioni girano la faccia dall'altra parte.

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